Articolo del 19-02-2018
L’Apnea Ostruttiva nel Sonno è un tipo di apnea notturna.
Apnee e Ipopnee
Spesso l’Apnea Ostruttiva nel Sonno è accompagnata dalle ipopnee, definite come una riduzione del flusso d’aria pari almeno al 30%, seguite da una desaturazione (calo della concentrazione di ossigeno nel sangue) o da un risveglio celebrale.
I sintomi, i segni e le conseguenze dell’OSAS derivano quindi dai ripetuti episodi di completa (apnea) o parziale (ipopnea) ostruzione delle vie aeree superiori.
Lo sforzo ripetuto del cervello per garantire il respiro:
- compromette il sonno notturno,
- altera la frequenza cardiaca,
- aumenta la pressione arteriosa e
- induce oscillazioni continue della ossigenazione sanguigna.
Clinicamente, l’Apnea Ostruttiva nel Sonno è definita da:
- marcato russamento,
- pause respiratorie percepite dal paziente o riferite dal compagno di letto,
- astenia,
- importante sonnolenza diurna con aumentato rischio di incidenti stradali e sul lavoro,
- deficit cognitivi (in particolare disturbi di memoria, concentrazione ed attenzione),
- deflessioni del tono dell’umore,
- impotenza sessuale,
- cefalea.
L’Apnea Ostruttiva nel Sonno grave e persistente determina lesioni funzionali e strutturali a carico del sistema nervoso centrale e di altri organi vitali (cuore, vasi sanguigni) con pesanti ripercussioni sulla produttività e sulla salute.
La frequenza con la quale si susseguono le apnee e le ipoapnee definiscono l’indice AHI con il quale viene definita la gravità della patologia (1).
Epidemiologia e fattori di rischio
La prevalenza dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS) varia significativamente in base alla popolazione presa in esame, ad esempio in uno studio sulla popolazione con valore minimo AHI ≥ 5 eventi per ora (2) risulta essere il 14% degli uomini e il 5% delle donne. In alcune popolazioni, la prevalenza può essere maggiore tipo nei pazienti che sono candidati alla chirurgia bariatrica (range tra il 70% all’80%) (3) o nei pazienti che hanno avuto un attacco ischemico transitorio o ictus cerebrale (range tra il 60% al 70%) (4).
Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS) si associa in alta percentuale di casi anche a pazienti con disfunzione dell’arteria coronaria, insufficienza cardiaca congestizia, aritmie, ipertensione refrattaria, diabete di tipo II (5) (6), oppure è un importante fattore di aggravamento o di rischio per:
1) Insufficienza respiratoria ipossiemica o ipossiemica-ipercapnica da cause intra ed extratoraciche
2) Ipertensione arteriosa sistemica: in particolare l’Apnea Ostruttiva nel Sonno può essere responsabile inizialmente della mancanza del fisiologico calo pressorio arterioso (“dipping”) notturno, ma anche dello scarso controllo farmacologico dell’ipertensione arteriosa, una volta che questa si sia instaurata. L’80% dei pazienti con ipertensione farmaco-resistente presenta disturbi respiratori nel sonno.
3) Cardiopatia ischemica e scompenso cardiaco
4) Aritmie cardiache e fibrillazione atriale
5) Patologie cerebrovascolari
6) Sindrome Metabolica
7) Alterazione dei fattori di coagulazione in senso trombofilico
Molti pazienti che presentano apnee durante la notte, non sono minimamente consapevoli della loro presenza, sia perché si verificano di notte e sia perché i sintomi vengono spesso confusi o associati ad altre patologie che possono essere la conseguenza della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.
Sintomi
I segni e i sintomi dell’OSAS sono:
- Eccessiva sonnolenza diurna
- Russamento marcato
- Episodi di interruzione del respiro durante il sonno
- Risvegli bruschi con affanno o soffocamento
- Risvegli con bocca secca o mal di gola
- Mal di testa mattutino
- Difficoltà di concentrazione durante il giorno
- Sbalzi di umore, depressione o irritabilità
- Pressione sanguigna alta
- Sudorazione notturna
- Diminuzione della libido
Valuta il tuo rischio: clicca e fai il test del sonno ora.
Riferimenti
Articolo del 19-02-2018