Articolo del 07-03-2023
Parlare nel sonno è una condizione molto ricorrente, sia che si tratti dell’emissione di suoni e parole senza senso mentre si dorme, sia che si tratti di fare dei veri e propri monologhi complessi.
Il sonniloquio è un disturbo del sonno le cui cause sono ancora oggetto di minuziose ricerche scientifiche.
Come tanti altri comportamenti anomali durante il sonno, anche il sonniloquio rientra tra le parasonnie e spesso si verifica in associazione ad altri disturbi del sonno, in particolare a:
- Incubi
- Sonnambulismo
- Digrignamento dei denti
Perché si parla nel sonno?
Come per le altre parasonnie, anche per il sonniloquio, vi è una predilezione genetica importante alla base.
Il sonniloquio si può verificare sempre mentre si dorme, sia nella fase NREM che nella fase REM (le fasi del sonno che si alternano durante la notte e che comprendono dall’addormentamento fino al raggiungimento di un sonno molto profondo).
Si tratta di un fenomeno comune in particolar modo nei bambini, che però può presentarsi anche in età adulta.
Chi parla nel sonno può fare dei discorsi che hanno una certa inerenza con la propria vita oppure parlare a caso. Altre volte il sonniloquio può essere legato a ciò che si sta sognando oppure può esprimersi attraverso vocalizzazioni e suoni privi di senso.
Si parla di sonniloquio, quindi, sia quando la persona che dorme emette suoni incomprensibili da chi ascolta (se, ad esempio, borbotta o muove le labbra in silenzio o ad intensità attutita), sia quando invece parla in maniera comprensibile e con cognizione, nel rispetto delle regole grammaticali e delle corrette intonazioni della voce.
Gli episodi di sonniloquio sono brevi e durano pochi minuti: difficilmente al risveglio chi ha parlato nel sonno ricorda cosa ha detto.
Infine, gli episodi di sonniloquio talvolta si riscontrano maggiormente in individui che soffrono di disturbi del sonno, che hanno incubi, stati di agitazione e movimenti anomali durante il sonno.
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Quali sono i rimedi?
Come abbiamo visto, ad oggi, sono ancora molto nebulose le cause che spingono un individuo a parlare nel sonno.
Non esiste di conseguenza un vero trattamento del sonniloquio anche perché, parlare di notte, soprattutto se in maniera occasionale, non rappresenta per la persona un grande problema e neppure un’eccessiva fonte di stress.
Per ridurre la possibilità che capiti un episodio di sonniloquio, si può curare il proprio riposo, proteggendo la qualità del sonno da fattori esterni che potrebbero interferire, dunque:
- Regolando il proprio ciclo sonno-veglia
- Facendo attività fisica e passeggiate durante il giorno
- Imparando a rilassarsi
- Dormendo in ambienti privi di luci e suoni
- Evitando caffeina e alcol
- Evitando l’uso di device elettronici dopo cena
Se il sonniloquio rappresenta un problema o crea ansia e stress, è sempre meglio consultare il proprio medico o recarsi da uno specialista del sonno.
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In questo modo, si cercherà di verificare se è possibile attutirne frequenza e intensità, e se esistono altri disturbi del sonno correlati da trattare con un’adeguata terapia, per migliorare la qualità del proprio sonno e di conseguenza anche la qualità della propria vita.
Articolo redatto dal Team Sonnoservice
Articolo del 07-03-2023