Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Articolo del 25-07-2024

L’enfisema polmonare è una patologia che implica un danno cronico a carico dell’apparato respiratorio.

La causa principale di questo disturbo è il fumo di sigaretta – sebbene esistano anche altre cause e fattori di rischio – e può portare a insufficienza respiratoria.

Scopriamo di più di seguito.

 

Sintomi e cause

Solo un’indagine medica specialistica associata ad esami radiologici e spirometrici possono diagnosticare con certezza un enfisema polmonare.

Tuttavia, esistono alcuni sintomi, di entità moderata  o più intensa, che possono rappresentare un importante campanello di allarme.

I principali sintomi dell’enfisema polmonare sono: 

  • dispnea e difficoltà respiratoria;
  • respiro sibilante;
  • tosse;
  • tachicardia;
  • rumori mentre si respira;
  • torace a botte;
  • pneumotorace.

Una difficoltà respiratoria lieve o più intensa, in particolare sotto sforzo, è spesso il principale sintomo della presenza di enfisema polmonare.

Gli altri sintomi respiratori, come ad esempio, sibili, tosse cronica con produzione di catarro e un respiro rumoroso, sono molto frequenti nei pazienti con enfisema.

Con il passare del tempo, questa patologia può alterare la forma del torace, a causa delle variazioni anatomiche polmonari. Trascurando la patologia, i sintomi si intensificano e possono portare danni irreversibili

In uno stadio più avanzato, la respirazione diventa lenta e difficoltosa anche a riposo, con un notevole rischio di scompenso cardiaco

Le cause dell’enfisema polmonare, poi, possono essere numerose: sicuramente, il tabagismo rappresenta il più frequente fattore di rischio ed è alla base del 90% dei casi di enfisema diagnosticati nei Paesi occidentali. 

Oltre al fumo di sigaretta, altre cause di enfisema possono essere:

  • inalazione di sostanze tossiche e di vapori dannosi;
  • inquinamento atmosferico;
  • infezioni respiratorie ricorrenti.

Le sostanze tossiche, a livello polmonare, infiammano i tessuti e provocano la bronchite cronica (che può evolvere, spesso, in broncopatia cronica ostruttiva). 

 

Trattamenti per l’enfisema polmonare

Il trattamento di questo disturbo prevede un approccio farmacologico volto a dare sollievo ai pazienti alleviando la sintomatologia e prevenendo una più rapida degenerazione.

Il trattamento prevede, prima di tutto, la riduzione di tutti i fattori di rischio: smettere di fumare è il primo passo per affrontare in maniera consapevole questa patologia.

È possibile anche sottoporsi a vaccini mirati come quello per influenza, per il SARS-CoV-2 e lo Streptococcus pneumoniae, in modo da ridurre la possibilità di infezioni a carico dei polmoni.

La terapia per l’enfisema polmonare prevede la somministrazione per via aerea di farmaci broncodilatatori e corticosteroidi.

Anche l’ossigenoterapia è un trattamento indicato per offrire ossigeno supplementare ai pazienti con difficoltà respiratorie.

In caso di polmoni particolarmente danneggiati, lo specialista può prescrivere una terapia di riabilitazione polmonare, oppure optare per la chirurgia: in questo caso, il chirurgo rimuove la parte di polmone danneggiato, permettendo così al polmone sano di espandersi.

Questo approccio migliora notevolmente la capacità respiratoria del paziente ma non è sempre praticabile; molto dipende, infatti, dal tipo di danno polmonare che deve essere circoscritto e non troppo esteso per poter intervenire in maniera chirurgica.

Articolo del 25-07-2024

Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Medico chirurgo, specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio. Esperto in Disturbi Respiratori nel Sonno AIPO-ITS. Iscritta nel Registro Nazionale degli Esperti in DRS AIPO-ITS. Master Universitario di II livello in “Pneumologia interventistica” presso Università Politecnica delle Marche. Dottore di ricerca in “Medicina Interna e Immunologia Applicata” Membro ERS, AIPO e AIMS. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche per riviste nazionali ed internazionali. ​​