Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Articolo del 29-08-2024

In generale, durante la gravidanza, è normale avere problemi di sonno principalmente a causa dei cambiamenti ormonali, del peso in progressivo aumento e delle scomodità legate al pancione.

Tuttavia, seguendo alcuni accorgimenti e facendo piccoli cambiamenti nella routine, è possibile migliorare la qualità del sonno e garantire un riposo adeguato.

 

La correlazione tra buon sonno e gravidanza

La privazione del sonno durante la gravidanza può essere associata ad un aumento del rischio di parto prematuro, ad un basso peso alla nascita e a problemi di sviluppo del neonato.

È, quindi, fondamentale che le donne incinte cerchino di dormire a sufficienza e che si prendano cura della salute del proprio sonno durante tutto il periodo della gravidanza. 

Se i disturbi del sonno persistono o peggiorano durante i vari trimestri, è importante consultare il proprio medico per valutare le eventuali cause sottostanti e, in caso, ricevere un trattamento adeguato. 

Un sonno sano durante la gravidanza non solo migliora il benessere della madre, ma può anche influenzare positivamente la salute del bambino a lungo termine.

 

Perché è difficile riuscire a dormire bene durante la gestazione?

Molte donne possono sperimentare un aumento di ansia e stress durante la gravidanza, sia per le preoccupazioni legate alla salute del bambino sia per i cambiamenti fisici e emotivi che stanno vivendo.

Una sintomatologia molto frequente in questo momento è quella relativa alla “sindrome delle gambe senza riposo”, che provoca formicolio sparso che parte dal ginocchio e si irradia fino ai piedi.

Per molte donne, la combinazione di cambiamenti fisici, ormonali e la carenza di nutrienti essenziale, come ferro e acido folico, possono contribuire a peggiorarne i sintomi.

Ecco come cambiano i sintomi nei vari trimestri.

 

Primo trimestre

Durante il primo trimestre di gravidanza, i cambiamenti ormonali possono provocare vari fastidi che rendono difficile il sonno.

È comune sentirsi stanche, con il desiderio di fare un riposino nel pomeriggio, il che può influire negativamente sul sonno notturno.

I principali sintomi che possono manifestarsi includono:

  • nausea e vomito: questi sintomi, noti anche come “nausea mattutina”, possono verificarsi in qualsiasi momento della giornata e disturbare il sonno notturno;
  • gonfiore addominale: i cambiamenti ormonali possono rallentare il tratto digestivo, causando gonfiore e disagio, che rendono difficile trovare una posizione comoda per dormire;
  • sensibilità al seno: il seno può diventare più grande e più sensibile, rendendo scomoda la posizione prona o laterale;
  • minzione frequente: l’aumento della produzione di urina e la pressione dell’utero in crescita sulla vescica possono portare a frequenti risvegli notturni per andare in bagno;
  • sbalzi d’umore e ansia: gli sbalzi ormonali possono causare cambiamenti d’umore e ansia, rendendo difficile rilassarsi e addormentarsi.

 

Secondo trimestre

Nel secondo trimestre di gravidanza, molte donne sperimentano un miglioramento generale del benessere fisico e mentale

Questo periodo è spesso definito come il “trimestre della luna di miele” della gravidanza perché molti dei fastidi del primo trimestre tendono a diminuire.

Ecco alcuni aspetti positivi e cambiamenti che si possono verificare:

  • riduzione della nausea e del vomito: la nausea mattutina spesso diminuisce o scompare del tutto nel secondo trimestre, migliorando significativamente la qualità della vita e del sonno;
  • aumento dell’energia: l’affaticamento e la stanchezza del primo trimestre si riducono man mano che il corpo si adatta ai cambiamenti ormonali, e molte donne si sentono più energiche;
  • minzione meno frequente: anche se l’utero continua a crescere, la sua posizione cambia, esercitando meno pressione sulla vescica rispetto al primo trimestre, il che può ridurre la frequenza della minzione notturna;
  • stabilità emotiva: gli sbalzi d’umore e l’ansia possono diminuire con la stabilizzazione dei livelli ormonali, rendendo più facile rilassarsi e dormire meglio;
  • miglioramento della digestione: anche se il gonfiore e la stitichezza possono persistere, molte donne trovano che la digestione migliori rispetto al primo trimestre.

Nonostante questi miglioramenti, alcune donne possono ancora sperimentare qualche disagio:

  • mal di schiena: il peso crescente dell’utero può causare dolori alla schiena e influire sulla qualità del sonno.
  • bruciore di stomaco: questo sintomo può iniziare nel secondo trimestre e peggiorare di notte, interferendo con il sonno.
  • crampi alle gambe: possono diventare più frequenti e disturbare il sonno.

 

Terzo trimestre

Nel terzo trimestre di gravidanza, l’insonnia può diventare un problema significativo a causa dei continui cambiamenti e adattamenti che il corpo della futura mamma deve affrontare.

La crescita del bambino porta a vari disagi che possono influire negativamente sulla qualità del sonno.

Ecco alcuni dei principali fattori che contribuiscono all’insonnia nel terzo trimestre:

  • dolori muscolari e mal di schiena: il peso crescente del bambino e i cambiamenti nella postura possono causare dolori muscolari e mal di schiena, rendendo difficile trovare una posizione comoda per dormire;
  • affanno: l’utero in espansione può esercitare pressione sul diaframma e sui polmoni, causando difficoltà respiratorie, soprattutto quando si è sdraiate;
  • limitazione nei movimenti: con l’aumento della pancia, i movimenti nel letto diventano più difficili e trovare una posizione confortevole può essere impegnativo;
  • frequenti minzioni notturne: la pressione dell’utero sulla vescica aumenta, costringendo molte donne ad alzarsi frequentemente durante la notte per andare in bagno;
  • bruciore di stomaco: il reflusso gastroesofageo può peggiorare nel terzo trimestre, specialmente quando si è sdraiate, disturbando il sonno;
  • crampi alle gambe: possono diventare più frequenti e intensi durante la notte, causando risvegli improvvisi;
  • movimenti fetali: i movimenti del bambino possono essere più forti e frequenti, specialmente di notte, interrompendo il sonno della mamma;
  • ansia e preoccupazioni: l’ansia per l’avvicinarsi del parto e la preparazione per l’arrivo del bambino possono aumentare i livelli di stress e rendere difficile rilassarsi.

È importante che la donna incinta si senta supportata e compresa durante questo periodo delicato della sua vita, sia dal partner, dalla famiglia che dagli amici. 

Buona salute mentale e fisica della mamma contribuirà anche al benessere del bambino che sta crescendo dentro di lei.

 

Consigli per dormire meglio durante la gravidanza

Per migliorare il sonno durante la gravidanza, è possibile seguire alcune buone pratiche – che variano a seconda del trimestre.

Primo trimestre

Per migliorare la qualità del sonno durante il primo trimestre, possono essere utili alcuni accorgimenti:

  • mantenere una routine del sonno regolare: andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno;
  • creare un ambiente rilassante: assicurarsi che la camera da letto sia buia, silenziosa e fresca;
  • evitare caffeina e pasti abbondanti prima di dormire: questi possono disturbare il sonno;
  • praticare tecniche di rilassamento: esercizi di respirazione, yoga prenatale o ascoltare musica rilassante possono aiutare a ridurre l’ansia e favorire il sonno.

Se i problemi di sonno persistono, è sempre consigliabile parlarne con il proprio medico per trovare soluzioni adeguate.

Secondo trimestre

Per continuare a migliorare la qualità del sonno durante il secondo trimestre, possono essere utili i seguenti suggerimenti:

  • dormire sul fianco sinistro: questa posizione può migliorare la circolazione e ridurre il gonfiore;
  • utilizzare cuscini per il supporto: cuscini per la gravidanza possono aiutare a sostenere l’addome e ridurre il mal di schiena;
  • fare esercizio fisico regolarmente: attività leggere, come camminare o nuotare, possono migliorare il sonno e ridurre i crampi alle gambe;
  • evitare cibi piccanti e grassi: possono aggravare il bruciore di stomaco.

Terzo trimestre

Per cercare di migliorare la qualità del sonno durante il terzo trimestre, si possono adottare alcuni accorgimenti:

  • posizioni comode per dormire: dormire sul fianco sinistro con l’uso di cuscini per il supporto dell’addome e delle gambe può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la circolazione;
  • evitare pasti pesanti prima di dormire: consumare pasti leggeri la sera e evitare cibi piccanti o grassi può ridurre il bruciore di stomaco;
  • fare attività fisica leggera: esercizi come camminare o fare yoga prenatale possono aiutare a ridurre i crampi alle gambe e migliorare il sonno;
  • creare una routine rilassante prima di dormire: tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o un bagno caldo possono aiutare a ridurre lo stress e preparare il corpo al sonno;
  • limitare i liquidi prima di dormire: ridurre l’assunzione di liquidi nelle ore serali può diminuire la necessità di alzarsi per andare in bagno durante la notte.

Prendersi cura del proprio sonno è un investimento sulla salute a lungo termine e dovrebbe essere considerato come una priorità nella nostra vita quotidiana.

Inoltre, è importante ricordare che la qualità del sonno della futura mamma influisce direttamente anche sul benessere del bambino, quindi prendersi cura del proprio riposo è fondamentale per il corretto sviluppo della gravidanza.

Infine, è fondamentale seguire regolarmente tutti gli appuntamenti medici prenatali e sottoporsi ai controlli di routine per garantire una gravidanza sana e senza complicazioni. L’importante è ricordare che ogni gravidanza è diversa e che è importante ascoltare il proprio corpo e chiedere supporto medico in caso di necessità.

Articolo del 29-08-2024

Dott.ssa Ginevra Del Giudice

Medico chirurgo, specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio. Esperto in Disturbi Respiratori nel Sonno AIPO-ITS. Iscritta nel Registro Nazionale degli Esperti in DRS AIPO-ITS. Master Universitario di II livello in “Pneumologia interventistica” presso Università Politecnica delle Marche. Dottore di ricerca in “Medicina Interna e Immunologia Applicata” Membro ERS, AIPO e AIMS. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche per riviste nazionali ed internazionali. ​​