Emiliana Meleo
Articolo del 03-10-2023
Gli antistaminici, come dice il nome stesso, sono una categoria di farmaci che agiscono inibendo la naturale produzione di istamina. Questa sostanza, infatti, viene prodotta dal sistema immunitario ogni qual volta il nostro organismo viene a trovarsi in contatto con un allergene. L’istamina è responsabile di tutte le reazioni dell’organismo nei confronti dell’allergene che causa sensibilità. Tra le più comuni reazioni allergiche, troviamo:
- Occhi che lacrimano;
- Eruzioni cutanee;
- Gonfiore;
- Naso chiuso;
- Prurito.
Gli antistaminici, quindi, vengono assunti in caso di allergie, per ridurre la sintomatologia scatenata dalla reazione allergiche. Gli antistaminici vengono solitamente prescritti in caso di allergie stagionali, ma anche di allergie agli acari e allergie alimentari. A volte vengono impiegati nel trattamento a breve termine del mal d’auto e per curare l’insonnia. La somministrazione degli antistaminici può avvenire in modalità diverse:
- Compresse;
- Capsule;
- Spray nasali;
- Creme;
- Colliri.
Si tratta di farmaci che agiscono in maniera rapida ed efficace. Alcuni antistaminici rientrano nella categoria dei farmaci da banco e non necessitano di alcuna ricetta medica: è sempre bene però chiedere il parere del proprio medico per capire se è il caso di utilizzare un antistaminico e quale principio attivo è più adatto al proprio caso, al fine di ottimizzare i benefici e cercare di ridurre gli effetti collaterali.
Antistaminici ed effetti collaterali
L’assunzione di farmaci antistaminici, soprattutto se per periodi prolungati, può causare nei pazienti allergici una fastidiosa sonnolenza e un senso di stanchezza che accompagna ogni attività diurna.
Ciò accade perché questi farmaci agiscono su diversi tipi di recettori del sistema nervoso centrale, non riuscendo a selezionare esclusivamente quelli collegati alla reazione allergica. In caso di assunzione di alcolici poi questo effetto collaterale viene amplificato e sensazioni come perdita di lucidità e costante sonnolenza diurna diventano ancora più forti.
Questo vale in particolar modo per i farmaci antistaminici di prima generazione, basati su principi attivi come:
- Difenidramina;
- Clorfeniramina;
- Dimenidrinat;
- Triprolidina.
I farmaci antistaminici di nuova generazione, infatti, riescono a non raggiungere indistintamente il sistema nervoso centrale e limitano quasi totalmente la loro azione ai recettori dell’istamina. Questi principi attivi più evoluti permettono ai farmaci di ridurre la sonnolenza migliorando la qualità di vita dei pazienti. Tra i principi attivi di questi nuovi antistaminici, ad esempio, troviamo:
- Cetirizina;
- Levocitirizina;
- Oratadina;
- Desloratadina;
- Rupatadina;
- Bilastina;
- Ebastina.
La sonnolenza causata dagli antistaminici è un effetto collaterale da non sottovalutare perché può causare colpi di sonno e mancanza di concentrazione tale da causare danni alla persona e a chi gli è accanto. Durante la terapia con antistaminici, non a caso, si consiglia di non guidare e di non svolgere attività lavorative rischiose.
Altri effetti collaterali degli antistaminici
La sonnolenza non è l’unico degli effetti collaterali provocati dall’assunzione di farmaci antistaminici per il contrasto delle allergie. Come abbiamo visto poi, gli antistaminici di vecchia generazione agiscono in maniera diversa dai farmaci più recenti: non meraviglia quindi che anche i loro effetti indesiderati siano differenti.
Le principali reazione avverse dei farmaci di prima generazione, oltre alla sonnolenza, sono:
- Visione offuscata;
- Mente annebbiata;
- Mancanza di coordinazione;
- Incapacità di prendere decisioni;
- Riflessi rallentati;
- Ritenzione urinaria.
Tra i principali effetti indesiderati dei farmaci antistaminici di seconda generazione, invece, troviamo:
- Mal di testa;
- Bocca secca;
- Malessere generalizzato;
- Stanchezza.
In presenza di effetti collaterali il paziente deve subito informare il proprio medico che valuterà se è il caso di interrompere o modificare la terapia.
Per limitare le reazioni avverse è importante evitare alcune tipologie di medicinali che possono interagire con gli antistaminici come, ad esempio, i medicinali per la tosse, quelli per il reflusso esofageo e numerosi antidepressivi.
Alternative agli antistaminici: i rimedi naturali
In natura esistono delle sostanze che con la loro azione riescono a inibire la produzione di istamina. Non sono farmaci e non tutti possono essere considerati a tutti gli effetti degli antistaminici, per questo vengono genericamente chiamati antistaminici naturali o antiallergici.
Tra i più noti antistaminici naturali possiamo annoverare:
- Quercina;
- Perilla;
- Partenio;
- Liquirizia;
- Ribes nero.
La Quercina è una sostanza naturale, estratta da alcune piante, capace di inibire il rilascio dell’istamina. In commercio si trova sotto forma di integratore, da assumere a supporto, sempre dietro parere medico, delle principali terapie antistaminiche. Stessa proprietà ha la Perilla, che riesce ad attutire le manifestazioni dell’allergia andando a limitare la produzione di istamina.
Altra pianta ricca di proprietà antinfiammatorie è il Partenio anche se il suo utilizzo trova impiego per lo più contro l’emicrania.
Anche la Liquirizia viene considerata un antistaminico naturale, inoltre, grazie alle sue proprietà riesce a sfiammare le mucose e libera le vie respiratorie.
Infine, il un valido aiuto può arrivare anche dal Ribes nero che, pur non avendo una vera e propria funzione antistaminica, ha proprietà antiallergiche e antinfiammatorie e si rivela spesso utile per ridurre i principali sintomi delle allergie, in particolare modo quelle stagionali.
Assumere integratori a base di queste sostanze naturali può rivelarsi in alcuni casi una valida scelta. Tuttavia, anche queste sostanze naturali, hanno delle controindicazioni importanti e non vanno mai assunte senza la raccomandazione da parte di uno specialista.
È bene ricordare poi che gli antistaminici naturali non possono sostituire i farmaci antistaminici: se si desidera assumere un integratore naturale per ridurre la sintomatologia allergica è fondamentale chiedere il parere del proprio medico.
Articolo del 03-10-2023