Dott.ssa Ginevra Del Giudice
Articolo del 16-01-2025
Indice
La paralisi del sonno è una breve perdita del controllo muscolare che avviene subito dopo essersi addormentati o prima di svegliarsi. Spesso, comporta allucinazioni o una sensazione di soffocamento.
Nessuno sa esattamente cosa la causi, ma è collegata a disturbi del sonno e ad alcune condizioni di salute mentale.
Cos’è la paralisi del sonno e come si manifesta?
La paralisi del sonno avviene quando non ci si può muovere o parlare mentre ci si sta addormentando. Può essere spaventoso, ma è innocuo e la maggior parte delle persone ne soffre solo una o due volte nella vita.
Durante la paralisi del sonno ci si potrebbe sentire svegli, ma non riuscire a muoversi, a parlare o ad aprire gli occhi (si potrebbe anche percepire la presenza di una persona nella stanza); queste sensazioni possono durare fino a diversi minuti.
Gli individui mantengono la coscienza durante gli episodi, che spesso comportano allucinazioni inquietanti e una sensazione di soffocamento.
La paralisi del sonno è anche caratterizzata da una breve perdita del controllo muscolare, nota come atonia. (ed è considerata una parasonnia, ovvero un comportamento anomalo durante il sonno).
Poiché è collegata alla fase REM (rapid eye movement) del ciclo del sonno, la paralisi del sonno è considerata una parasonnia REM. – il sonno REM standard, invece, comporta sogni vividi insieme e atonia e entrambi finiscono al risveglio, quindi una persona non diventa mai consapevole di questa incapacità di muoversi.
Tipi di paralisi del sonno
I casi di paralisi del sonno vengono raggruppati in due categorie:
- paralisi del sonno isolata: questi episodi isolati non sono collegati a una diagnosi sottostante di narcolessia, un disturbo neurologico che impedisce al cervello di controllare correttamente la veglia, il che spesso porta alla paralisi del sonno;
- paralisi del sonno ricorrente: questa condizione comporta più episodi di nel tempo. La paralisi del sonno ricorrente può essere associata alla narcolessia.
In molti casi, queste due caratteristiche distintive vengono combinate per descrivere una condizione chiamata “paralisi del sonno isolata ricorrente”, che comporta episodi continui in qualcuno che non sono affetti da narcolessia.
Come ci si sente quando si ha la paralisi del sonno?
Il sintomo principale della paralisi del l’incapacità di muovere il corpo o parlare. Le persone segnalano anche:
- difficoltà respiratorie;
- pressione al petto;
- emozioni angoscianti, come panico o impotenza durante gli episodi.
È comune sentirsi eccessivamente assonnati o affaticati il giorno dopo aver sperimentato la paralisi del sonno. Possono verificarsi anche allucinazioni ipnagogiche quando ci si addormenta o allucinazioni ipnopompiche quando ci si sveglia.
Le allucinazioni durante la paralisi del sonno rientrano in tre categorie:
- allucinazioni da intruso: comportano la percezione di una persona o di una presenza pericolosa nella stanza;
- allucinazioni da pressione toracica: chiamate anche “allucinazioni da incubo”, questi episodi possono provocare sensazioni di soffocamento o la sensazione che qualcuno sia seduto sul petto. Spesso si verificano insieme alle allucinazioni da intruso;
- allucinazioni vestibolo-motorie: possono includere sensazioni di movimento, come volare, o sensazioni extracorporee.
Quali sono le cause e cosa può indicare?
La paralisi del sonno si verifica quando si è in una modalità sonno, ma il cervello è attivo.
Non è chiaro perché la paralisi del sonno possa verificarsi, ma è stata collegata a:
- insonnia;
- modelli di sonno interrotti, ad esempio a causa di turni di lavoro o jet lag;
- narcolessia, una condizione a lungo termine che causa l’improvviso addormentamento di una persona;
- disturbo da stress post-traumatico;
- disturbo d’ansia generalizzato;
- attacco di panico;
- una storia familiare di paralisi del sonno.
La causa esatta della paralisi del sonno è sconosciuta. Gli studiosi hanno analizzato i dati per determinare cosa aumenta il rischio di paralisi del sonno e hanno trovato risultati contrastanti.
Sulla base di tali risultati, i ricercatori ritengono che siano coinvolti molteplici fattori.
Disturbi del sonno
I disturbi del sonno hanno mostrato alcune delle correlazioni più forti con la paralisi del sonno isolata. Tassi più elevati di paralisi del sonno sono segnalati da persone con apnea notturna ostruttiva (OSA), un disturbo del sonno caratterizzato da ripetuti episodi di assenza o ridotta respirazione durante il sonno.
È stato anche scoperto che la paralisi del sonno è più comune nelle persone con:
- insonnia cronica;
- disregolazione del ritmo circadiano;
- crampi notturni alle gambe.
Narcolessia
La narcolessia può alterare la funzione dei neurotrasmettitori nel cervello, il che può causare complicazioni durante il sonno REM, tra cui la paralisi del sonno.
Gli episodi sono generalmente più frequenti in coloro che soffrono di narcolessia.
Disturbi della salute mentale
Alcune condizioni di salute mentale hanno mostrato una connessione alla paralisi del sonno.
Alcune delle associazioni più rilevanti si hanno nelle persone con disturbo da stress post-traumatico e in altre che sono state esposte a disagio fisico ed emotivo.
Anche le persone con disturbi d’ansia, tra cui attacchi di panico, sembrano avere maggiori probabilità di soffrire di questa condizione.
Trattamenti e complicazioni delle paralisi del sonno
Per la maggior parte delle persone, la paralisi del sonno non è considerata pericolosa. Sebbene possa causare disagio emotivo, è classificata come una condizione benigna e di solito non si verifica abbastanza frequentemente da causare effetti significativi sulla salute.
Tuttavia, si stima che il 10% delle persone abbia episodi più ricorrenti o fastidiosi che rendono la paralisi del sonno particolarmente preoccupante. Di conseguenza, possono sviluppare pensieri negativi sull’andare a letto, riducendo il tempo assegnato al sonno o provocando ansia al momento di coricarsi che rende più difficile ottenere un sonno ristoratore.
Questa conseguente privazione del sonno può portare a un’eccessiva sonnolenza diurna e a numerose altre conseguenze per la salute generale di una persona.
A causa della connessione tra la paralisi del sonno e i problemi generali del sonno, migliorare l’igiene del sonno stesso è un obiettivo comune nella prevenzione di questo disturbo.
Ci sono diverse tecniche di igiene del sonno che possono contribuire a una migliore qualità del sonno e a un riposo notturno più costante:
- stabilire una routine: seguire lo stesso programma per andare a letto e svegliarsi ogni giorno, compresi i fine settimana. Una routine rilassante prima di andare a letto può aiutare a sentirsi a proprio agio e rilassati;
- ottimizzare lo spazio per dormire: equipaggiare il letto con il materasso e il cuscino migliori per le proprie esigenze. È anche utile progettare la camera da letto in modo che abbia un’intrusione limitata di luce o rumore;
- limitare l’uso di sostanze: ridurre l’assunzione di alcol e caffeina, soprattutto la sera;
- rimuovere le distrazioni: rinunciare ai dispositivi elettronici, inclusi gli smartphone, almeno un’ora prima di andare a letto.
Un medico potrebbe aiutare a trattare una condizione sottostante la paralisi del sonno, come l’insonnia o il disturbo da stress post-traumatico.
Se questo non dovesse bastare, potrebbe indirizzare il paziente a un medico specializzato in disturbi del sonno, il quale potrebbe prescrivere farmaci solitamente usati per curare la depressione. Si potrebbe anche essere indirizzati ad una terapia cognitivo-comportamentale.
Articolo del 16-01-2025