Articolo del 17-02-2020
La manutenzione della CPAP e dei suoi accessori (maschera, umidificatore e tubi) può risultare una pratica noiosa e trascurabile.
Tuttavia, una buona routine è invece indispensabile sia per allungare la durata del dispositivo e far sì che funzioni bene sia per essere certi di eseguire la terapia nel modo migliore. Inoltre, una manutenzione scorretta può danneggiare la maschera e gli accessori, compromettendo così la terapia del sonno.
Ecco quindi una piccola guida per effettuare una corretta manutenzione della CPAP.
Manutenzione CPAP: pulizia
Per pulire la CPAP e i suoi accessori, evitare assolutamente detergenti aggressivi, come candeggina, alcol o soluzioni profumate e oleose: queste sostanze possono, infatti, danneggiare gravemente il macchinario per le apnee notturne.
E quale acqua utilizzare per la pulizia della CPAP? Per la pulizia del macchinario e dei suoi accessori è sufficiente un po’ di acqua calda e sapone delicato.
Quale acqua devo usare per far funzionare l’umidificatore? Per l’umidificatore, invece, si raccomanda l’utilizzo di acqua distillata.
Infine, ricordarsi di lavarsi accuratamente le mani prima della pulizia, per impedire ai batteri di trasferirsi all’apparecchiatura.
Per la manutenzione della CPAP e una corretta pulizia è bene detergere accuratamente ogni giorno:
- Maschera – Dopo averla staccata dalle bretelle di fissaggio, pulirla e risciacquarla, quindi lasciarla asciugare completamente lontano da polvere e fonti di calore, prima di rimontarla. Porre particolare attenzione al cuscinetto durante la pulizia, e maneggiarlo con cautela per evitare di rovinare il bordo o strapparlo.
- Umidificatore – Va svuotato e messo in ammollo in una miscela di acqua e sapone neutro per una decina di minuti; poi va risciacquato e lasciato asciugare. Ricordiamo che l’acqua per l’umidificatore cpap deve essere sempre e solo distillata per evitare che si formino calcare e depositi di minerali.
- Tubi – Lavarli preferibilmente nel lavandino in una miscela di acqua tiepida e sapone delicato. Dopo averli lavati, lasciarli asciugare prima di rimontarli.
Ogni settimana, invece, è bene occuparsi di:
- Filtro standard – Riconoscibile perché di colore grigio o nero. Lavarlo con un sapone delicato, sciacquarlo e lasciarlo asciugare prima di rimontarlo.
- Umidificatore – Per evitare che si formi la muffa, pulirlo con un panno imbevuto di aceto bianco; poi risciacquare con acqua distillata prima di utilizzarlo nuovamente.
- Bretelle di fissaggio – Lavarle a mano, risciacquarle e farle asciugare prima di rimontarle.
- CPAP – Non lavare mai il macchinario immergendolo nell’acqua, perché si danneggerebbero sicuramente i circuiti elettrici interni. Dopo aver scollegato il macchinario dalla corrente, pulire la macchina con un panno antistatico, per evitare depositi di polvere.
Ricordate, infine, che i residui di makeup e di crema idratante possono rovinare la maschera: dunque, per garantire la massima efficacia della CPAP il più a lungo possibile, bisogna sempre struccarsi con cura ed evitare di applicare oli o creme prima di posizionare la maschera sul viso.
Quando la CPAP o gli accessori sono da cambiare
Nonostante una accurata manutenzione, la CPAP e i suoi accessori arrivano inevitabilmente a usurarsi. I pezzi sono da sostituire immediatamente, se si notano i seguenti malfunzionamenti:
- La guarnizione si è deteriorata – Il cuscinetto a contatto con il viso è il materiale maggiormente a rischio di deterioramento. Questo perché gli oli naturali della pelle tendono nel tempo a usurare il materiale del cuscinetto e ne compromettono l’effetto sigillante, anche se si pratica una adeguata skincare.
- Non si riesce a indossare correttamente la maschera – Per via di una cattiva manutenzione, la maschera può presentare ad esempio perdite di aria o non essere più in grado di mantenere la pressione corretta. Può anche direzionare in maniera errata l’aria verso gli occhi, seccandoli e portando alla lacrimazione.
- Sono evidenti i segni di danneggiamento – Può trattarsi di rottura del materiale, come ad esempio dei fori nelle tubature, o problemi di perdite o errato incanalamento dell’aria.
Al di là di danni contingenti, i tempi di sostituzione e/o controllo della CPAP e la sua strumentazione sono i seguenti:
Una volta all’anno prestare attenzione a:
- Tubi della CPAP – Il tempo consigliato per sostituire i tubi è una volta all’anno; infatti, possono crearsi dei piccoli fori lungo la loro superficie che possono compromettere l’erogazione dell’aria. Porre anche particolare attenzione ad animali domestici, ricorrendo a una copertura protettiva dei tubi.
- CPAP – Il controllo del macchinario è necessario per accertarsi che la pressione d’aria sia erogata in maniera coerente con la prescrizione medica.
Mensilmente controllare:
- Filtro standard – Il filtro standard riutilizzabile va sostituito due volte all’anno; spesso, infatti, si notano fori o occlusioni causati da polvere e sporcizia.
- Filtro monouso – Ogni mese sostituire il filtro monouso, quando risulta particolarmente scolorito o sporco.
- Maschera – la maschera andrebbe sostituita una volta ogni sei mesi, così da evitare perdite d’aria e rendere la terapia il più efficace possibile. E’ consigliato anche avere a disposizioni due maschere di modelli diversi così da alternarle per evitare che il viso si abitui alla forma della maschera presentando dei segni.
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Insomma, quale che sia il tipo di danno all’apparecchiatura, se la corretta erogazione dell’aria risulta compromessa, bisogna procedere a sostituire subito i pezzi danneggiati o malfunzionanti.
Per concludere, grazie ad una corretta manutenzione della CPAP sarà possibile continuare a dormire sonni tranquilli.
A cura del Team SonnoService
Articolo del 17-02-2020