Dormitori lunghi
Quando il riposo è una costante
I dormitori lunghi sono persone che dormono più della media, solitamente oltre le 10 ore per notte: il loro è un sonno di buona qualità, al risveglio si sentono riposati e vivono una quotidianità performante. Questa particolare abitudine inizia nell’infanzia e si mantiene costante per tutta la vita, senza essere associata a patologie mediche o psicologiche. E se durante la settimana, per motivi di studio o lavoro, il dormitore lungo non dovesse riuscire a soddisfare le proprie ore di sonno, le compenserà durante il weekend.
I dormitori lunghi sono persone che dormono più della media, solitamente oltre le 10 ore per notte: il loro è un sonno di buona qualità, al risveglio si sentono riposati e vivono una quotidianità performante. Questa particolare abitudine inizia nell’infanzia e si mantiene costante per tutta la vita, senza essere associata a patologie mediche o psicologiche. E se durante la settimana, per motivi di studio o lavoro, il dormitore lungo non dovesse riuscire a soddisfare le proprie ore di sonno, le compenserà durante il weekend.
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Mioclonie nel sonno
Gli “scatti” nel sonno
Le mioclonie sono delle scosse ipniche (durante il sonno) o ipnagogiche (durante l’addormentamento) brevi, improvvise e intense, del corpo, avvertite prevalentemente in fase di addormentamento. Di solito le mioclonie ipnagogiche non svegliano il soggetto, ma vengono anzi riferite da chi ci sta accanto nel letto. Mioclonie continue, intense e ripetitive possono quindi essere la causa dell’insonnia cronica, e la sensazione di cadere, o scosse sensitive e allucinazioni visive sono le sensazioni “a scatto” che si provano durante il sonno.
Le mioclonie sono delle scosse ipniche (durante il sonno) o ipnagogiche (durante l’addormentamento) brevi, improvvise e intense, del corpo, avvertite prevalentemente in fase di addormentamento. Di solito le mioclonie ipnagogiche non svegliano il soggetto, ma vengono anzi riferite da chi ci sta accanto nel letto. Mioclonie continue, intense e ripetitive possono quindi essere la causa dell’insonnia cronica, e la sensazione di cadere, o scosse sensitive e allucinazioni visive sono le sensazioni “a scatto” che si provano durante il sonno.
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Crampi nel sonno
Non solo per sportivi
Durante il sonno si verifica una brusca e dolorosa contrazione del muscolo del polpaccio o dei piccoli muscoli del piede (più comuni nelle persone anziane e nelle donne in gravidanza), che si attenua con lo stretching muscolare della parte interessata dal crampo, ovviamente il dolore e la contrazione muscolare causano un’improvvisa interruzione del sonno.
Durante il sonno si verifica una brusca e dolorosa contrazione del muscolo del polpaccio o dei piccoli muscoli del piede (più comuni nelle persone anziane e nelle donne in gravidanza), che si attenua con lo stretching muscolare della parte interessata dal crampo, ovviamente il dolore e la contrazione muscolare causano un’improvvisa interruzione del sonno.
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Catatrenia
Il gemito che dà voce al sonno
La catatrenia, conosciuta anche come gemito notturno, è un evento indesiderato caratterizzato da gemiti acuti della durata di 5-20 secondi, che si susseguono a blocchi per diversi minuti nell’arco di un’ora. Questo disturbo del sonno è tipico della seconda metà del sonno e, soprattutto, della fase REM: il rumore tende a scomparire durante i cambi di posizione associati ad “arousal” celebrali. Chi ne soffre di solito non ne è consapevole, è solitamente il partner o il familiare a segnalarne infatti la presenza.
La catatrenia, conosciuta anche come gemito notturno, è un evento indesiderato caratterizzato da gemiti acuti della durata di 5-20 secondi, che si susseguono a blocchi per diversi minuti nell’arco di un’ora. Questo disturbo del sonno è tipico della seconda metà del sonno e, soprattutto, della fase REM: il rumore tende a scomparire durante i cambi di posizione associati ad “arousal” celebrali. Chi ne soffre di solito non ne è consapevole, è solitamente il partner o il familiare a segnalarne infatti la presenza.
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Enuresi
Ne soffre anche l'autostima
L'enuresi consiste nell'urinare inavvertitamente durante il sonno, per il mancato risveglio notturno nonostante la vescica piena, oppure per l’incapacità di impedire la contrazione della vescica: non è difficile dunque immaginare che questo evento indesiderato riguardi principalmente i bambini (è patologica solo se il bambino ha più di 5 anni e il disturbo si presenta più di due volte a settimana). Se non correttamente affrontata e gestita dai genitori, l'enuresi provoca una ridotta autostima del bimbo.
L'enuresi consiste nell'urinare inavvertitamente durante il sonno, per il mancato risveglio notturno nonostante la vescica piena, oppure per l’incapacità di impedire la contrazione della vescica: non è difficile dunque immaginare che questo evento indesiderato riguardi principalmente i bambini (è patologica solo se il bambino ha più di 5 anni e il disturbo si presenta più di due volte a settimana). Se non correttamente affrontata e gestita dai genitori, l'enuresi provoca una ridotta autostima del bimbo.
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Attacchi di panico notturni
Quando dormire può far paura
Gli attacchi di panico possono generalmente verificarsi durante le prime 2-3 ore della notte . Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono associati ai sogni , ed è possibile svegliarsi del tutto con una senzazione di paura, mancanza di aria o respiro , battito cardiaco accelerato, tremore e un risveglio di soprassalto che non permette di riaddormentarsi facilmente . Sono da escludere gesti violenti o aggressivi, ma nella persona permane comunque il fastidioso ricordo della paura vissuta durante la notte , influenzandola per lungo tempo.
Gli attacchi di panico possono generalmente verificarsi durante le prime 2-3 ore della notte . Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono associati ai sogni , ed è possibile svegliarsi del tutto con una senzazione di paura, mancanza di aria o respiro , battito cardiaco accelerato, tremore e un risveglio di soprassalto che non permette di riaddormentarsi facilmente . Sono da escludere gesti violenti o aggressivi, ma nella persona permane comunque il fastidioso ricordo della paura vissuta durante la notte , influenzandola per lungo tempo.
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Incubi notturni
Non soffrirne è un sogno
Questo disturbo è caratterizzato da frequenti incubi, sogni terrificanti che si verificano durante il sonno REM, durante la quale si verifica l’attività onirica più intensa, e che disturbano dapprima il sonno del soggetto, fino a farlo svegliare di soprassalto in uno stato di angoscia. Spesso gli incubi ricorrenti ritraggono infatti l'individuo in situazioni che mettono in pericolo la vita o la sicurezza personale.
Questo disturbo è caratterizzato da frequenti incubi, sogni terrificanti che si verificano durante il sonno REM, durante la quale si verifica l’attività onirica più intensa, e che disturbano dapprima il sonno del soggetto, fino a farlo svegliare di soprassalto in uno stato di angoscia. Spesso gli incubi ricorrenti ritraggono infatti l'individuo in situazioni che mettono in pericolo la vita o la sicurezza personale.
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Paralisi notturna
Quando il corpo non si sveglia
La paralisi notturna, che può verificarsi in soggetti normali, è un disturbo associato prevalentemente a narcolessia o cataplessia, ovvero la perdita del tono muscolare. In pratica chi ne soffre, soprattutto nel momento del risveglio, si trova letteralmente impossibilitato a muoversi: come se il cervello fosse “sveglio”, ma il corpo ancora no.
La paralisi notturna, che può verificarsi in soggetti normali, è un disturbo associato prevalentemente a narcolessia o cataplessia, ovvero la perdita del tono muscolare. In pratica chi ne soffre, soprattutto nel momento del risveglio, si trova letteralmente impossibilitato a muoversi: come se il cervello fosse “sveglio”, ma il corpo ancora no.
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Disturbo comportamentale in fase REM
Sogni manifesti
Il sonno REM è quella fase del sonno in cui si assiste a una quasi completa perdita di tono della muscolatura volontaria, durante la quale si verifica l’attività onirica più intensa. Il disturbo comportamentale in sonno REM (RBD, dall'inglese REM sleep Behavior Disorder) si contraddistingue infatti per la perdita della fisiologica atonia muscolare.
Il sonno REM è quella fase del sonno in cui si assiste a una quasi completa perdita di tono della muscolatura volontaria, durante la quale si verifica l’attività onirica più intensa. Il disturbo comportamentale in sonno REM (RBD, dall'inglese REM sleep Behavior Disorder) si contraddistingue infatti per la perdita della fisiologica atonia muscolare.
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Disturbi alimentari nel sonno
Da restare a bocca... chiusa
Gli episodi alimentari correlati al sonno si verificano rapidamente - ognuno dura circa dieci minuti -, in qualsiasi momento, solitamente uno per notte. Generalmente, chi è affetto da questo disturbo non ha il controllo delle proprie azioni e potrebbe non ricordare nulla dell’accaduto: sono rari infatti i casi in cui la persona è vigile e sa realmente quel che mangia. Importante è inoltre sapere che svegliare qualcuno durante l’episodio alimentare scatenerà probabilmente in lui rabbia e resistenza.
Gli episodi alimentari correlati al sonno si verificano rapidamente - ognuno dura circa dieci minuti -, in qualsiasi momento, solitamente uno per notte. Generalmente, chi è affetto da questo disturbo non ha il controllo delle proprie azioni e potrebbe non ricordare nulla dell’accaduto: sono rari infatti i casi in cui la persona è vigile e sa realmente quel che mangia. Importante è inoltre sapere che svegliare qualcuno durante l’episodio alimentare scatenerà probabilmente in lui rabbia e resistenza.
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